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Acquarius
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Inviato: 01/04/2018, 20:54 |
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Iscritto il: 11/06/2014, 12:12 Messaggi: 703 Località: Calabria
Nome: Ferdinando Giovine
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Da perfetto ignorante, qual'è il periodo migliore per cercarli nel sud Italia? Io quelli che rotolavano le palline di sterco (sacer?) me li ricordo in primavera in un posto dove oggi ci sono alberi di 7 piani e poi altra specie col ventre blu elettrico in alta montagna in estate inoltrata. Per esempio vicino casa mia ci sono diversi maneggi. Quando si può andare a cercare gli adulti? ed in duna quando? altri luoghi dove cercare? Tante domande spero tante risposte grazie 
_________________ Fai attenzione a chi calpesti per salire, potresti incontrarlo mentre scendi. Marcela Jalife
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Tc70
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Inviato: 01/04/2018, 20:59 |
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52 Messaggi: 4517 Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
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Acquarius ha scritto: Da perfetto ignorante, qual'è il periodo migliore per cercarli nel sud Italia? Io quelli che rotolavano le palline di sterco (sacer?) me li ricordo in primavera in un posto dove oggi ci sono alberi di 7 piani e poi altra specie col ventre blu elettrico in alta montagna in estate inoltrata. Per esempio vicino casa mia ci sono diversi maneggi. Quando si può andare a cercare gli adulti? ed in duna quando? altri luoghi dove cercare? Tante domande spero tante risposte grazie  Il periodo miglioe è quando vedi le bestie al pascolo,anche se solo di passaggio...in montagna per forza di cose è più tardivo,dipende anche dalla quota,a quote medio basse già da fine Aprile,a quote medio alte già da fine Maggio,quando la neve comincia a diradarsi,nelle zone dunali,praticamente sempre,sono molto interessanti le specie autunno/invernali... 
_________________ Tc70
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Julodis
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Inviato: 01/04/2018, 22:57 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Nella fascia mediterranea, tutto l'anno, anche se le specie cambiano secondo la stagione. Per esempio, gli Onthophagus sono soprattutto primaverili e autunnali, così come molti altri. I vari rotolatori in tarda primavera - inizio estate. I Chironitis soprattutto estivi, i Copris ed i Geotrupidae in primavera e autunno, ecc. Qualche specie è prevalentemente invernale.
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 01/04/2018, 23:10 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Acquarius ha scritto: Da perfetto ignorante, qual'è il periodo migliore per cercarli nel sud Italia? Io quelli che rotolavano le palline di sterco (sacer?) me li ricordo in primavera in un posto dove oggi ci sono alberi di 7 piani e poi altra specie col ventre blu elettrico in alta montagna in estate inoltrata. Per esempio vicino casa mia ci sono diversi maneggi. Quando si può andare a cercare gli adulti? ed in duna quando? altri luoghi dove cercare? Tante domande spero tante risposte grazie  Ciao Ferdinando, le tue domande sono un po' generiche, le mie risposte lo saranno altrettanto; spero comunque possano aiutarti. Non ho capito se le tue richieste di informazioni si riferiscono ai coprofagi in generale o solo alle specie di "rotolatori" e ai Geotrupidae. Comunque sia, la Calabria penso sia una delle poche regioni d'Italia dove è ancora possibile trovare alcune specie in estrema rarefazione di Scarabaeoidea coprofagi, quali appunto gli Scarabaeus sacer e gli altri rotolatori dunali, ma anche Onitis ion e i due Cheironitis, specie xerotermofile (primaverile e tardo estive, rispettivamente). Senza contare tutti gli Aphodius s.l. legati al piano basale e alle coste sabbiose (penso, ad esempio, ad Alocoderus hydrochaeris e a Euorodalus tersus, entrambe specie primaverili, entrambe in rarefazione). Per quel che posso dirti sulla base della mia limitata esperienza di ricerca entomologica in Calabria, passando ai Geotrupidae, Anoplotrupes stercorosus è comunissimo in Aspromonte nella tarda estate, un po' meno Trypocopris (Trypocopris) pyrenaeus cyanicolor (il quale, se la fenologia che ha in Calabria corrisponde a quella che ha in Sicilia, è più abbondante in primavera inoltrata). Questo è quello che posso dirti, altri saranno più precisi di me. Mi sento solo di aggiungere che hai la fortuna di vivere in una delle regioni naturalisticamente più intatte e al contempo meno esplorate d'Italia, quindi le novità possono essere dietro l'angolo. Non sottovalutare alcun ambiente: fossi in te mi concentrerei sulle basse valli dei torrenti che sfociano nello Stretto almeno tanto quanto le vette più blasonate dell'Aspromonte. Buona ricerca.
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Julodis
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Inviato: 01/04/2018, 23:33 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Lucanus tetraodon ha scritto: Trypocopris (Trypocopris) pyrenaeus cyanicolor (il quale, se la fenologia che ha in Calabria corrisponde a quella che ha in Sicilia, è più abbondante in primavera inoltrata). Se fa come qui T. pyrenaeus splendens, è ancora più abbondante ad inizio autunno, subito dopo le piogge di fine estate (sui rilievi boscosi intorno a 800-1000 m bisogna guardare dove si mettono i piedi per non calpestarli). Per la maggior parte, le ricerche in Calabria sono svolte da entomologi provenienti da altre regioni che ci vanno per alcuni giorni. Che non è come esserci tutto l'anno. Per cui prevedo interessanti scoperte nei prossimi anni. In particolare, salvo qualcuno che indaga gli ambienti costieri, le ricerche sono state fatte prevalentemente in ambienti montani, per cui sarebbe interessante perlustrare bene le zone di bassa e media quota.
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Acquarius
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Inviato: 02/04/2018, 8:33 |
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Iscritto il: 11/06/2014, 12:12 Messaggi: 703 Località: Calabria
Nome: Ferdinando Giovine
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Grazie intanto. A me interessano più o meno tutte, ma vorrei fare delle ricerche mirate in alcuni ambienti tipo foci di fiumare con pascolo di capre e qualche duna con macchia, maneggi di cavalli, etc. cose che sono vicine a casa mia visto la mia limitata mobilità in questo periodo
_________________ Fai attenzione a chi calpesti per salire, potresti incontrarlo mentre scendi. Marcela Jalife
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Julodis
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Inviato: 02/04/2018, 15:43 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Acquarius ha scritto: Grazie intanto. A me interessano più o meno tutte, ma vorrei fare delle ricerche mirate in alcuni ambienti tipo foci di fiumare con pascolo di capre e qualche duna con macchia, maneggi di cavalli, etc. cose che sono vicine a casa mia visto la mia limitata mobilità in questo periodo Potrebbero essere ambienti interessanti anche per altri gruppi.
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 02/04/2018, 17:50 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Julodis ha scritto: Lucanus tetraodon ha scritto: Trypocopris (Trypocopris) pyrenaeus cyanicolor (il quale, se la fenologia che ha in Calabria corrisponde a quella che ha in Sicilia, è più abbondante in primavera inoltrata). Se fa come qui T. pyrenaeus splendens, è ancora più abbondante ad inizio autunno, subito dopo le piogge di fine estate (sui rilievi boscosi intorno a 800-1000 m bisogna guardare dove si mettono i piedi per non calpestarli). Ricordo "qualche" anno fa (10, per l'esattezza) qualcosa di analogo per quanto riguarda il Thorectes intermedius (specie non strettamente silvicola, ma più o meno ubiquitaria, seppur con tendenze termofile), che in Sicilia è particolarmente frequente dalle prime piogge autunnali e per tutto l'inverno. Julodis ha scritto: Acquarius ha scritto: Grazie intanto. A me interessano più o meno tutte, ma vorrei fare delle ricerche mirate in alcuni ambienti tipo foci di fiumare con pascolo di capre e qualche duna con macchia, maneggi di cavalli, etc. cose che sono vicine a casa mia visto la mia limitata mobilità in questo periodo Potrebbero essere ambienti interessanti anche per altri gruppi. Sono perfettamente d'accordo.
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Acquarius
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Inviato: 02/04/2018, 18:01 |
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Iscritto il: 11/06/2014, 12:12 Messaggi: 703 Località: Calabria
Nome: Ferdinando Giovine
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Allora. Io ho ridotta mobilità (cammino col bastone ormai) e devo prioritariamente essere operato alla mano destra (poi anche alla sinistra) per cui posso gestire solo roba grossetta non particolarmente veloce. Mia cugina mi può accompagnare in qualche maneggio. In che periodo è meglio andarci? Tanto per dire. I luoghi intorno a me sono quelli, oppure la mia terrazza alla luce wood se riesco a preparare l'ambaradan necessario prima di metà maggio
_________________ Fai attenzione a chi calpesti per salire, potresti incontrarlo mentre scendi. Marcela Jalife
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Julodis
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Inviato: 02/04/2018, 18:52 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Ero convinto avessi al massimo una trentina d'anni, invece vedo ora che siamo coetanei. Purtroppo anche io comincio a risentire di acciacchi vari. Fino a pochi giorni fa quasi non riuscivo a camminare. Per il periodo, considerando dove sei credo che già in questi giorni potrebbe girare qualcosa (Thorectes ad altri Geotrupidae sono fuori già da un po' di giorni anche qui). Per gli Scarabaeus e gli altri rotolatori, penso che appena scalderà un po' cominceranno a girare, questione di giorni o poco più. Per la luce sul terrazzo, non serve una grande attrezzatura. Se sei all'inizio, limitati a prendere una lampada UV 220V con attacco E27 (vite grande). Le trovi a basso prezzo su Ebay, oppure su Amazon (costano qualcosa in più, ma arrivano prima, soprattutto se sei iscritto ad Amazon Prime. Eccone qualche esempio: https://www.amazon.it/Blesiya-Lampadina ... v+e27+220vhttps://www.amazon.it/Sharplace-Fluores ... v+e27+220vhttps://www.amazon.it/Ultravioletta-Luc ... v+e27+220vhttps://www.amazon.it/LAMPADA-LUCE-LAMP ... v+e27+220vL'ultima, in particolare, l'ho usata anche io senza problemi. Oltre a una di queste lampade, ti serve solo: - un portalampada E27 (si trova ovunque, pure sui banchi dei mercatini, a pochi euro - anche a 1 Euro) - qualche metro di cavo elettrico a due poli (non serve che abbia una gran sezione, perché la corrente che deve passare è poca) - una normale spina per collegare il tutto ad una presa di corrente di casa - un telo bianco da appendere da qualche parte (va bene un lenzuolo di cotone) - e qualche bacinella da mettere sotto, come ti ho spiegato già in altra discussione Se dalle tue parti non c'è troppa illuminazione artificiale, e il tuo terrazzo si affaccia su un po' di campagna, o meglio ancora su un ambiente con un minimo di naturalità, potrebbero arrivarti diverse cose interessanti già fra poco, e fino a ottobre, forse anche più in là. Molto meglio nelle notti senza luna, o in fase di luna calante (quando la luna sorge solo a tarda notte), perchè quando la luna è molto luminosa, disturba l'effetto delle lampade uv.
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Acquarius
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Inviato: 02/04/2018, 20:47 |
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Iscritto il: 11/06/2014, 12:12 Messaggi: 703 Località: Calabria
Nome: Ferdinando Giovine
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Ma i Geotrupidae sono quelli blu elettrico sul ventre? Da quello che ho capito dalle vostre discussioni ogni tipo di cacca ha le sue specie esclusive e poi ci sono le specie ubiquitarie. In quelle di cavallo (mia cugina mi ha detto che al maneggio che frequenta c'è una montagnola di sterco) a 200 m di altitudine cosa si potrebbe trovare? Già adesso?
@ Maurizio: io avevo pensato di chiedere ad un amico elettricista di montare una presa da esterno sulla terrazza portando la luce dalla stanza della soffitta, ma ripensandoci potrei far montare direttamente una lampada da esterni sotto il cornicione della stanzetta e stendere il telo dietro e sotto (fa differenza se il telo è illuminato da sopra o da sotto?). In questo modo avrei un punto luce in terrazza che al momento non ho e quando non uso gli UV posso mettere una normale lampadina. E se faccio mettere due supporti lampadina (una bianca ed una UV) miglioro la prestazione? Per il telo ho pensato di legarlo ad un telaio di alluminio in modo da metterlo e toglierlo al bisogno ovviamente con dei ganci al muro per evitare che vento improvviso lo porti via
_________________ Fai attenzione a chi calpesti per salire, potresti incontrarlo mentre scendi. Marcela Jalife
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 02/04/2018, 23:26 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Ciao Ferdinando. Innanzitutto mi dispiace per i tuoi problemi di salute e logistici. Non sapendolo prima, mi sono permesso di darti consigli più generali. Acquarius ha scritto: Ma i Geotrupidae sono quelli blu elettrico sul ventre?
Sì. Acquarius ha scritto: Da quello che ho capito dalle vostre discussioni ogni tipo di cacca ha le sue specie esclusive e poi ci sono le specie ubiquitarie. Esattamente. Tieni presente (e mi ricollego al punto successivo) che le specie legate allo sterco equino sono circa le stesse legate allo sterco bovino; e che tale separazione (esprimo un parere personale), in molti casi, sia più indicativa che reale (per inciso, io segno sempre il tipo di sterco in cui raccolgo gli esemplari e mi è capitato più volte di trovare discrepanze con i dati della letteratura). Acquarius ha scritto: In quelle di cavallo (mia cugina mi ha detto che al maneggio che frequenta c'è una montagnola di sterco) a 200 m di altitudine cosa si potrebbe trovare? Già adesso?
Immagino sia una ambiente aperto, magari a gariga, tipico delle prime colline affacciate sullo Stretto. Se è così, fra le specie più comuni, in questo periodo, non dovresti avere difficoltà a trovare Geotrupes spiniger, Sericotrupes niger, e lo stesso Thorectes intermedius; se sei fortunato, anche Copris hispanus e, se il posto è naturalisticamente pregevole, Onitis ion (oltre a diverse specie di Onthophagus spp., e di Aphodius spp. s.l., alcune di esse strettamente primaverili - per inciso, visto che a quanto ho capito non saranno il tuo obiettivo). Potresti inoltre incontrare qualche "reduce" dell'inverno, mi riferisco a Bubas bison e Typhaeus typhoeus, specie tipicamente, appunto, invernali (specialmente il secondo). Spero di esserti stato utile.
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Limonium calabrum
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Inviato: 03/04/2018, 3:22 |
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Iscritto il: 14/10/2011, 14:54 Messaggi: 226 Località: Castelnuovo Bocca d'Adda (LO)
Nome: Luciano Arcorace
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Ciao Ferdinando
purtroppo attualmente mi capita raramente di poter cacciare in calabria, ma nei due anni prima di trasferirmi avevo fatto i seguenti incontri, spero possano esserti utili come informazioni.
tra i coprofagi che si incontrano più facilmente, come ha scritto Giovanni, i Thorectes intermedius, praticamente ovunque ci siano delle capre al pascolo dal livello del mare alla montagna. finiscono facilmente nelle trappole a caduta per carabidi poste a terra.
Soprattutto in autunno, dalla collina alla montagna, si possono incontrare vari altri geotrupidae. Anoplotrupes stercorosus è frequentissimo, finisce in gran numero nelle trappole ad aceto per carabidi e lo si trova spesso anche dentro i corpi fruttiferi di vari funghi. Comuni sotto sterco bovino anche Geotrupes mutator, G.spiniger e Sericotrupes niger. questi ultimi due mi è capitato di prenderli anche alla lampada. Molto meno comuni (almeno da quel poco che ho visto io) sia Trypocopris che Typhaeus che comunque personalmente ho incontrato solo in faggeta in primavera.
Piuttosto frequente in collina da metà primavera a tutto l'autunno anche Scarabaeus variolosus, io li trovavo normalmente sulle colline intorno a Reggio (Terreti, Straorino, Gallico etc.). Mentre non ho mai avuto la fortuna di incontrare S.sacer
Nei pressi della diga del Menta a fine primavera e all'inizio dell'autunno abbondano sotto le "torte" delle vacche i Coprimorphus scrutator e gli Euoniticellus fulvus. Sempre nello sterco bovino sono abbastanza comuni in estate autunno vari Onthophagus (O.taurus, O.illyricus, O.vacca, etc) soprattutto in montagna. Mentre su feci canine, suine o umane trovi O.coenobita
Su sterco equino mi è capitato di trovare Bubas bison in tarda estate sulla costa jonica (Caulonia)
infine mi è capitato di trovare dei resti, ma mai esemplari vivi, di Copris hispanus cavolini (resti trovati ad aprile a Condofuri marina) e Onitis ion (resti trovati ad agosto sulle serre)
_________________ Ciao Lucio
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Plagionotus
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Inviato: 03/04/2018, 9:01 |
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Iscritto il: 21/05/2009, 14:59 Messaggi: 6986 Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
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Per Ferdinando: due semplici consigli oltre alle cose già dette che sono molte: sul forum ci sono almeno 4 discussioni che parlano della caccia ai coprofagi, e ricche di informazioni. Poi sul sito della sei c'e il cd scarabaeoidea italiani disponibile su internet senza oagare nulla dove ci sono tutti i periosi in cui è possibile trovare le bestie.
_________________ Riccardo Poloni La dignità degli elementi la libertà della poesia, al di là dei tradimenti degli uomini è magia, è magia, è magia... Negrita, Rotolando verso sud
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Julodis
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Inviato: 03/04/2018, 17:07 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Acquarius ha scritto: @ Maurizio: 1 - io avevo pensato di chiedere ad un amico elettricista di montare una presa da esterno sulla terrazza portando la luce dalla stanza della soffitta,
2 - ma ripensandoci potrei far montare direttamente una lampada da esterni sotto il cornicione della stanzetta e stendere il telo dietro e sotto (fa differenza se il telo è illuminato da sopra o da sotto?).
In questo modo avrei un punto luce in terrazza che al momento non ho e quando non uso gli UV posso mettere una normale lampadina.
3 - E se faccio mettere due supporti lampadina (una bianca ed una UV) miglioro la prestazione?
4 - Per il telo ho pensato di legarlo ad un telaio di alluminio in modo da metterlo e toglierlo al bisogno ovviamente con dei ganci al muro per evitare che vento improvviso lo porti via Rispondo solo a questo. 1 - una presa da esterno sul terrazzo può sicuramente tornarti utile anche per altro 2 - io non metterei il telo anche sotto, perché se finiscono sul telo devi controllare più volte durante la notte cosa arriva, prima che se ne vada. L'ideale è un telo bianco verticale, con la lampada di fronte, che lo illumina, e i contenitori con l'acqua sotto. 3 - io uso quasi sempre UV e luce bianca insieme. L'attrazione è data soprattutto dagli uv, anche se un po' contribuisce anche la luce bianca, che però serve soprattutto per vedere cosa arriva, senza cecarsi con gli uv. 4 - io ora sul terrazzo uso un lenzuolo con cuciti su due lati opposti due tubi di alluminio di circa 180 cm. il tubo superiore lo fisso, con due pezzi di corda di nylon e de ganci, alla struttura in ferro che regge la pergola sul mio terrazzo. Il tubo inferiore resta in basso, penzolante, tenendo il telo teso e verticale. Uso dei pesi agganciati al tubo inferiore per non far muovere il telo col vento (se non tira un tifone tropicale). Quando devo smontare il tutto, arrotolo il telo dal basso verso l'alto, intorno al tubo inferiore, e sgancio quello superiore dal supporto. Di fronte al telo metto un tubo uv da 36 W (120 cm), una lampada UV da 23W "a spirale" tipo quelle dei link di prima, ed una lampada simile a luce bianca. A volte ne aggiungo altre (sono arrivato intorno a 150W UV). Ma io sono in una situazione sfavorevole, a causa delle luci del paese e dei vicini, e cerco di attirare roba dalla campagna della valle sottostante. Con meno disturbo luminoso, 15 W UV vanno bene.
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