soken ha scritto:
fabry80 ha scritto:
Clickie ha scritto:
Propongo quanto segue, sperando che tutti siano d'accordo:
intanto acchiappare la bestia, così non scappa più. Metterla in collezione.
Poi ci si penserà. Ciao, A.
Ciao Andrea mi trovi veramente d'accordissimo, prima acchiappare, estrarre eventualmente, controllare e mettere in collezione, poi si vedrà

....proprio per questo trovo ingiusta questa cosa !....che sia colui che l' ha raccolta o un futuro descrittore secondo me, dopo la descrizione, dovrebbe fare fede la data di raccolta.... perché alla fine la bestia lì era...quindi già presente in quel determinato anno....
Ciao Vittorio è semplicemente una questione di semplicità. Se ogni volta dovessimo stare a guardare la data di raccolta di una specie non finiremmo più. Ogni qualvolta viene descritta una specie fa sempre fede l'anno di pubblicazione. Ti faccio un altro esempio: succede di frequente che una specie descritta, mettiamo nel 2022 utilizzando materiale raccolto di recente, sia presente anche in collezioni museali sotto un'altro nome dal 1900 ma gli autori non hanno controllato il materiale custodito in quel preciso museo. La nuova specie che chiameremo Hoplia "x" viene considerata descritta da Caio & Sempronio nel 2022. Se gli stessi autori in anni successivi scoprissero che in più di un Museo ci sono esemplari risalenti a 100 anni della nuova specie ma identificata diversamente da altri prima di loro dovrebbero rettificare la data di pubblicazione? Si creerebbe un caos totale. Una situazione similare mi è capitata scrivendo un lavoretto faunistico nel 2021 dove segnalavamo nuovi reperti regionali:
Patacchiola, D. & Fabbriciani, F. (2021) Nuovi dati e conferme sulla geonemia di alcuni Scarabaeoidea Italiani (Insecta,
Coleoptera). Rivista del Museo Civico di Scienze Naturali “Enrico Caffi”, 34, 25–34. Segnalando
Hoplia maremmana Leo, Liberto, Rattu & Sechi, 2010 nuova per il Lazio su esemplari raccolti di recenti e visitando il Museo di Zoologia di Roma per altre specie che ci interessavano, ci siamo imbattuti in una cospicua serie di questa specie raccolta nell'area di Roma fra la fine del 1800 e i primi decenni del 900 e determinata come
H. minuta o
H. farinosa. Giustamente gli autori all'epoca della descrizione hanno ritenuto di descrivere la nuova specie in base al materiale raccolto e al materiale di confronto che avevano reperito nei musei; a quel punto che dovevano fare riconsiderare la specie come raccolta nel 1893 che corrisponde alla data dell'esemplare più vecchio che abbiamo potuto vedere; ma può essere che ce ne siano anche di più vecchi magari in collezioni museali semisconosciute.Così facendo dovremmo rivoltare tutto l'orbe terracqueo per cosa? Stabilire solo chi l'ha raccolta prima e quando.
