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Julodis
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Inviato: 27/07/2010, 18:38 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Stormi di Calosoma che attraversano il mare mi sembrano un po' improbabili. Ma siamo sicuri che i gabbiani corsi si nutrano solo in mare e non facciano eccezioni, se gli capita? Non è che le Calosoma si aggiravano nei pressi del sito di nidifcazione dei gabbiani e questi ne hanno approfittato? Non so per i corsi, ma in genere i gabbiani sono dei grandi opportunisti e difficilmente si lasciano sfuggire l'occasione di uno spuntino facile (anche se disgustoso come dovrebbe essere una Calosoma!  ) L'ultimo esemplare inviato da Marcello mi sembra in buone condizioni. Non direi che possa essere stato dentro l'apparato digerente di un falco (o di un altro uccello) per tutto il tempo di una traversata dalla Tunisia. Ma siamo sicuri che fosse poi stato mangiato e rigurgitato da un uccello, e non da un altro vertebrato? La risposta potrebbe stare nella sostanza gommosa che lo invischiava. Mi pare che si verifichi nel caso dei serpenti. Degli uccelli non so. Chi ne sa qualcosa?
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Fumea crassiorella
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Inviato: 27/07/2010, 18:56 |
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Iscritto il: 02/09/2009, 20:57 Messaggi: 8701 Località: Cagliari
Nome: Roberto Rattu
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Andrea C
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Inviato: 27/07/2010, 20:28 |
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Iscritto il: 21/01/2010, 18:49 Messaggi: 348
Nome: Andrea Corso
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il Gabbiano CORSO (del quale dovrei essere esperto essendo un parente  ) è uno dei gabbiani più pelagici del Mediterraneo... e dunque l'attività trofica è preferenzialmente e preponderante in alto mare... ma come tutti gli animali e gli esseri viventi, i gabbiani poi ancor più tra gli uccelli, è anche fortunatamente adattabile...ossia visto che ultimamente in alto mare le cose vanno un pò maluccio vista la scarsezza di cibo, si sono adattati a nutrirsi anche sulla terra ferma, sebbene meno... questo loro adattamento recente è anche tra le cause che hanno visto una trend positivo negli utlimi anni dopo un vertiginoso e drammatico crollo .... un rigurgito come quello che descrivi potrebbe essere da gabbiano... ossia come avevo accennato per i rapaci, capita che talvolta inollino quel che capita, soprattutto i juveniles, per poi vomitarlo subito dopo se indigesto... nel gozzo dei laridi c'è spesso una sostanza bianca lattigionosa ed oleosa, alquantamente (direbbe Cetto Laqualunque alias Antonio Albanese) disgustevole ma mi sarei aspettato qualche buco del becco, sintomo di predazione aviaria... a me sembra più un serpente l'autore dell'omicidio ... le borre canoniche dei laridi invece, sono abbastanza simili a quelle dei rapaci, senonchè presentato come intuibile molte lische e spine di pesci (una cosa sono le borre, scarti di digestione avvenuta, altra cosa un "vomitello" di un alimento non gradito però!)
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Julodis
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Inviato: 27/07/2010, 21:57 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Quanto affermato da Andrea conferma esattamente ciò che pensavo (dall'alto delle mie quasi nulle conoscenze ornitologiche) e farebbe quindi pensare che, si tratti di un rigurgito di gabbiano o altro uccello, o sia opera di un serpente, sia stata inghiottita non in Tunisia, ma sull'isola stessa. Questo però non esclude che possa essere stata predata poco dopo essere arrivata sull'isola! La mia convinzione personale e non provata resta comunque che sia più che possibile la presenza di una popolazione stabile sia a Lampedusa sia a Pantelleria. Queste bestie sembrano facili da trovare, ma in realtà, visto cosa succede con la Campalita maderae, unico rappresentante del genere che possa osservare nel Lazio, possono passare anni senza trovarne una, e poi magari un giorno ne trovi una dozzina in pochi minuti, nello stesso posto in cui non si trovavano mai. Certo non perché siano arrivate in volo da qualche altro posto; quindi, magari meno frequenti, ma dovevano esserci anche negli anni in cui non se ne vedeva una.
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Dilar
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Inviato: 28/07/2010, 9:22 |
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Iscritto il: 06/02/2009, 9:07 Messaggi: 1706 Località: W-Mediterraneo
Nome: Davide Badano
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Andrea Corso ha portato molte cose da Pantelleria, tra cui certi  insetti (formicaleoni e ascalafidi) che hanno sicuramente colonizzato l'isola grazie al vento sia dal Nord Africa che dalla Sicilia. Nel nostro caso ho notevoli dubbi che abbia raccolto gli unici individui portati dal vento ma che vi siano là popolazioni autoriproducentesi frutto di rari ed episodici fenomeni di trasporto passivo. Per cui siamo proprio sicuri che questa Caminara raccolta vi sia appena arrivata? Non è possibile la presenza di una piccola popolazione passata inosservata, magari soggetta a fluttuazioni numeriche (come altri Calosoma) che ne rendono la cattura ancora più difficile? Quanto all'ipotesi che sia stato predato da un uccello, ho gli stessi dubbi di Andrea. L'esemplare è in buone condizioni, forse troppo buone per essere stato inghiottito!
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gomphus
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Inviato: 28/07/2010, 13:03 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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Dilar ha scritto: ... Nel nostro caso ho notevoli dubbi che abbia raccolto gli unici individui portati dal vento ma che vi siano là popolazioni autoriproducentesi frutto di rari ed episodici fenomeni di trasporto passivo. Per cui siamo proprio sicuri che questa Caminara raccolta vi sia appena arrivata? Non è possibile la presenza di una piccola popolazione passata inosservata, magari soggetta a fluttuazioni numeriche (come altri Calosoma) che ne rendono la cattura ancora più difficile?... ciao davide certo che è possibile  , tanto più che nelle zone dell'isola lontane da dove uno alloggia, le ricerche si fanno in genere a vista, sotto i sassi o altro (non so se in questo caso andrea abbia messo trappole), e i Calosoma notturni, come Campalita e Caminara, sembrano di rinvenimento piuttosto accidentale in questo modo (ovviamente adesso voi mi  ...), per lo più vengono alla luce è però anche possibile che in occasione di una fluttuazione che porti a un considerevole aumento numerico di una popolazione, in condizioni favorevoli di vento da sud un certo numero di esemplari che hanno preso il volo tutti insieme finiscano contemporaneamente sulla stessa isola; ad ogni modo faccio notare che in un ambiente non del tutto favorevole, una popolazione originata in questo modo può anche essere avventizia, ossia riprodursi con + o - successo per qualche tempo  , salvo poi estinguersi quando qualcosa va storto p.s. Andrea C ha scritto: ... NB: per quanto riguarda gli odonati, in molti giorni di scirocco o libeccio arrivano alle Pelagie (incluso Lampione) letteralmente migliaia di Anax parthenope, ephippiger, imperator nonchè di Sympetrum foscolombii (e aggiungerei sinaiticum ma stiamo raccogliendo le prove...)... come, come, come ?
_________________ ***************** maurizio
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Hemerobius
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Inviato: 28/07/2010, 13:42 |
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32 Messaggi: 5642 Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
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Abbiate pazienza. Vi ricordo la teoria della cosiddetta "Biogeografia delle Isole". In ciascuna isola vi è un continuo turn-over di estinzioni ed arrivi. Chiaramente le prime riguardano soprattutto le specie meno adattabili alle fluttuazioni dell'isola e gli arrivi le specie con maggiori capacità di dispersione. Ciao Roberto 
_________________ verum stabile cetera fumus
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gomphus
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Inviato: 28/07/2010, 14:10 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31 Messaggi: 9527 Località: milano
Nome: maurizio pavesi
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Hemerobius ha scritto: ... Vi ricordo la teoria della cosiddetta "Biogeografia delle Isole". In ciascuna isola vi è un continuo turn-over di estinzioni ed arrivi. Chiaramente le prime riguardano soprattutto le specie meno adattabili alle fluttuazioni dell'isola e gli arrivi le specie con maggiori capacità di dispersione... come, mi hanno copiato ? 
_________________ ***************** maurizio
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