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Problema ingiallimento collezione Lepidotteri



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 30/12/2009, 20:42 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
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Nome: Corrado Cancemi
Ciao amici del forum, tempo fa vi avevo parlato sommariamente del problema dell'ingiallimento delle mie farfalle, adesso ho le idee un po' più chiare sul fenomeno e avrei il bisogno urgente di chiedervi un parere, perché rischio di perdere una raccolta molto importante per me..

Vi illustro tutto: le mie farfalle tendono a ingiallirsi nel tempo. Ho notato che questo accade in qualsiasi posto io le conservi (ho provato anche a casa di amici in stanze al 100% non umide) e in qualsiasi tipo di scatola siano messe.
Sembra che l'ingiallimento sia uguale a quanto accade per le pagine dei libri e interessi soprattutto le farfalle con colori chiari.
Alcune farfalle si sono ingiallite nel corso di anni (un Macaone che tengo da oltre dieci anni ed è sempre stato perfetto, da qualche anno presenta solo su un'ala e sul corpo le parti gialle diventate più scure, quasi arancioni). Altre farfalle, invece, sono ingiallite pochi mesi dopo la messa in posa (alcune Anthocharis, gialle, adesso hanno un colore di fondo più "smorto").
Come molti di voi mi avevano giustamente detto, poteva trattarsi di grasso. Ma, poiché il fenomeno interessa anche farfalle conservate da molto tempo e solo di recente colpite, penso di poterlo escludere.

Cosa ne pensate? Ho paura che gli esemplari più importanti, frutto di sacrifici, si danneggino davanti ai miei occhi.. Nessuno mai vi ha parlato di incidenti simili? Grazie in anticipo!


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MessaggioInviato: 30/12/2009, 21:10 
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Iscritto il: 25/11/2009, 9:31
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Località: Lecce
Nome: Maurizio Bollino
Escludo il grasso, perchè se mi dici che succede anche su Anthocaris, la cosa è molto insolita. Il grasso l'ho visto trasudare nei Saturnidae, Sphingidae, Parnassius, Ornithoptera, Morpho, ma MAI nelle Anthocaris e nei Papilio. E comunque il grasso da un effetto "visivo" totalmente differente: a parte l'aspetto unto delle ali, nel caso di una farfalla con ali bianche, ad esempio, le zone unte diverrebbero grigiastre e traslucide, e nelle Morpho le aree con grasso sono tipicamente marroni. E ancora, poichè il grasso trasuda sempre dal corpo, unge, negli esemplari preparati, per prima cosa le porzioni delle ali più vicine a torace e addome.
Considera che io ho materiale catturato da me 35 anni che, opportunamente conservato (intendo condizioni standard di conservazione, quindi: al buio, ambiente non umido, in scatole entomologiche a buona tenuta, con paradiclorobenzolo o canfora), conserva il suo colore originale. Tra gli esemplari più vecchi ho un cotipo di Byasa di Oberthür catturato alla fine del XIX secolo in Cina, che ha ancora i suoi colori, tranne un lievissimo ingiallimento, dovuto alla cattiva conservazione nella collezione da cui lo ho acquisito.
Peraltro, anche il materiale non preparato e conservato in bustina, se tenuto in scatole ben chiuse, rimane inalterato anche per diecine di anni. Un ingiallimento l'ho notato solo di recente al Museo di Dresda visionando materiale di magazzino della collezione Staudinger, ma si parla di materiale di 150 anni fa, e tenuto in scatole non perfette, perchè era destinato, all'epoca, alla vendita.
Secondo me c'è qualche cosa che hai fatto o utilizzato che determina quest'effetto. Come le hai uccise? Come le hai fatte seccare (per caso hai usato fonti di calore?). Hai vaporizzato antitarme "strani" nelle scatole? In ogni caso sarebbe utile se ci facessi vedere qualche foto degli esemplari rovinati.

_________________
Maurizio Bollino


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MessaggioInviato: 31/12/2009, 2:53 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
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Nome: Corrado Cancemi
Provo a rispondere schematicamente. Innanzitutto ho visto che il fenomeno ha colpito indiscriminatamente:

- cinque farfalle papilio comprate 13 anni fa già dentro cornici da appendere. Nelle cornici non è presente alcuna sostanza contro i parassiti. Le farfalle, delle Papilio thoas gialle e nere, sono rimaste intatte per almeno 10 anni, poi l'addome ha cominciato a passare dal giallo carico al quasi arancio, e la stessa cosa per alcune zone delle ali, soprattutto vicino alle giunture, o comunque le nervature in generale sono diventate più arancioni;

- 15 farfalle, tra Anthocharis, Papilio e Pieris, ma in maniera moolto più evidente delle altre i machaon, chiuse in bacheche a chiusura ermetica (modello museale), con all'interno una pallina di naftalene messa in un cilindretto esalatore di plastica. Anche in questo caso si parte dagli addomi che si scuriscono, per poi assistere al passaggio da zone gialle a zone arancioni, oppure zone bianche che diventanto "giallo pallido"; queste farfalle sono state preparate da me, appoggiandole secche su una lastra di polistirolo galleggiante in una scatola contenente alcool 95%. Poi sono state asciugate a temperatura ambiente e messe in bacheca;

- Le altre farfalle sono in quadri o in bacheche come per le precedenti, ma ancora sembrano integre.

Altri elementi: le bacheche ermetiche sono tenute al buio nel cassetto di un armadio di legno adibito alle farfalle. Nel cassetto ho messo delle bustine di sali proprio per evitare l'umidità, ma le farfalle sono ingiallite comunque.
Le cornici non sono appese al muro, sono da anni in una libreria accanto a diversi libri..

Ultmo elemento: finora unico fenomeno simile al mio credo di averlo riscontrato guardando le farfalle online della collezione di Linneo, ma quelle almeno hanno secoli di vita..

Ho provato a fare foto, ma purtroppo non sono in grado di impostare la luce in modo da rendere evidente il difetto..


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MessaggioInviato: 31/12/2009, 3:10 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
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Nome: Corrado Cancemi
L'unica foto che sono riuscito a fare è questa.. Ho evidenziato in rosso le zone più scure, ma purtroppo solo dal vivo si apprezza il forte cambiamento di colore.. Immagine


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MessaggioInviato: 31/12/2009, 17:44 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
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Nome: Corrado Cancemi
Aggiornamento e foto riuscita: ho scoperto che nei punti "ingialliti" la farfalla è più trasparente, infatti mettendola su una superficie di colore scuro i punti scuri vengono messi in evidenza. Preciso che non si tratta di zone trasparenti perché prive di squame, perché mettendo la farfalla controluce le ali non sono trasparenti ma perfettamente coperte di squame!
Stavolta guardando la foto si vedono perfettamente le zone ingiallite! Può essere che il problema sia che il locale in cui tengo le scatole è poco areato? Perché si tratta di una stanzetta con una piccola finestra che apro solo ogni tanto..
Immagine
ad ogni modo grazie per la pazienza!


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MessaggioInviato: 15/01/2010, 15:43 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Scusatemi se insisto, ma la foto che ho postato non vi fa pensare a che tipo di fenomeno si tratta?


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MessaggioInviato: 02/03/2010, 0:59 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Ciao a tutti, ogni tanto torno sull'argomento per vedere se le immagini stimolano qualcuno tra voi.. Nell'ultima foto che ho postato riuscire a vedere le macchie?


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MessaggioInviato: 02/03/2010, 3:20 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
Apollo11 ha scritto:
Ciao a tutti, ogni tanto torno sull'argomento per vedere se le immagini stimolano qualcuno tra voi.. Nell'ultima foto che ho postato riuscire a vedere le macchie?


certo che si vedono; purtroppo non sono in grado di esserti utile, mi dispiace.


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MessaggioInviato: 24/07/2010, 11:06 
 

Iscritto il: 19/06/2010, 17:28
Messaggi: 43
Nome: Sergio Nardello
E' una cosa davvero strana, sebbene la mia collezione sia piuttosto recente e ben pochi esemplari abbiano 10 anni non mi è mai successo... Provo a sparare la prima cosa che mi viene in mente... Forse si tratta di una muffa... Se conosci qualcuno che sia pratico con il microscopio potresti provare a fare delle analisi...


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MessaggioInviato: 24/07/2010, 20:37 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Sergio, ci stavo pensando anch'io, ma sono ancora in cerca di qualcuno che abbia quel tipo di strumenti.. Comunque, in alcuni esemplari la presenza delle "macchie" è meno marcata, piuttosto accade che perdono "freschezza". Magari compro oggi un Macaone preparato nel 1986 in condizioni perfettissime e di un bel giallo carico, e tra un po' di mesi i suoi colori sembreranno riflettere la luce di meno, come se si appannassero e le parti chiare (il giallo carico) si scuriscono leggermente..


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MessaggioInviato: 08/09/2010, 21:58 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Cari amici del forum, a distanza di mesi dall'apertura di questa discussione, non essendo arrivato ad alcun risultato in quanto non sono riuscito ad avere contatti con persone che avessero strumenti in grado di dare risposte alle mie domande circa l'ingiallimento delle mie farfalle, gioco la mia ultima carta facendo un "appello" senza pretendere che qualcuno venga in mio soccorso: sarei infinitamente grato a chi, strumenti alla mano, accettasse di ricevere via posta un esemplare "ingiallito" della mia collezione per esaminarlo e aiutarmi a trovare cause e possibili soluzioni a questo misterioso problema. Potete contattarmi anche in privato. Vi ringrazio moltissimo in anticipo e chiudo l'argomento inserendo l'ennesima foto di un esemplare ingiallito. In questo caso si tratta di un Papilio machaon preparato a ottobre 2009, in perfette condizioni, sul quale solo ieri ho riscontrato i primi segni di degrado: il bordo dell'ala posteriore destra è diventato improvvisamente di colore "aranciato", come potete vedere dalle foto :cry: ImmagineImmagineImmagine


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MessaggioInviato: 09/09/2010, 1:31 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
Messaggi: 5911
Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
ti auguro che qualche amico possa venire in tuo aiuto.

:ok:


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MessaggioInviato: 09/09/2010, 7:43 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Premetto che non ho esperienza con le farfalle (ho giusto una cassettina appesa ad una parete, ma non fa testo).
Comunque, da quel che scrivi e leggendo i vari interventi, si può cominciare a fare qualche ipotesi.
Escluderei l'effetto di qualche sostanza chimica, perchè ti capita con esemplari uccisi e conservati in modo diverso
Sono tenuti, per la maggior parte, al buio, da quel che ho capito, quindi non è un effetto della luce solare
Le squame hai detto che ci sono e non presentano differenze nelle parti che cambiano colore, quindi non può essere dovuto al fatto che vengano rosicchiate da qualche insetto.

Credo che a questo punto restino solo due possibilità compatibili con ciò che avviene: l'ipotesi del grasso e quella di una muffa.
Il grasso lo escluderei, oltre che per i motivi esposti da Maurizio Bollino (che credo siano vaidi, anche se personalmente non ne ho esperienza) perchè non spiega perchè anche esemplari che hai avuto già preparati e conservati da anni, trasferiti nella tua collezione subiscano improvvisamente questo fenomeno.
Resta solo una muffa, come già ipotizzato tempo fa da SergioN. Potrebbe svilupparsi a partire da spore presenti nell'ambiente in cui tieni le cassette, che entrano in queste quando le apri, e lentamente crescono nel corpo di alcune farfalle per poi prolungare le ife nelle venature delle ali, alterando la struttura chitinosa di queste, o semplicemente aumentano lo spazio tra la superficie superiore e quella inferiore. Questo potrebbe portare a una diversa trasparenza dell'ala e ad un colore di fondo leggermente mutato. Se è così, per esserne certi dovresti provare ad osservare al massimo ingrandimento un'ala in un punto alterato, e possibilmente sacrificare un esemplare per vedere se ci sono ife all'interno. Potrebbe anche essere un fungo microscopico unicellulare, ed in quel caso risulterebbe più difficile da individuare.

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 09/09/2010, 17:19 
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Nome: Corrado Cancemi
Julodis ha scritto:
Resta solo una muffa. Potrebbe svilupparsi a partire da spore presenti nell'ambiente in cui tieni le cassette, che entrano in queste quando le apri, e lentamente crescono nel corpo di alcune farfalle per poi prolungare le ife nelle venature delle ali


Devo dire che l'ipotesi avanzata da Julodis mi preoccupa: se davvero nell'ambiente ci fossero spore, il giorno stesso in cui portassi a casa mia farfalle appena acquistate e aprissi le scatole dove sono messe ne comprometterei lo stato, avviando un degrado inevitabile? :o


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MessaggioInviato: 09/09/2010, 23:01 
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Nome: Maurizio Gigli
Apollo11 ha scritto:
Julodis ha scritto:
Resta solo una muffa. Potrebbe svilupparsi a partire da spore presenti nell'ambiente in cui tieni le cassette, che entrano in queste quando le apri, e lentamente crescono nel corpo di alcune farfalle per poi prolungare le ife nelle venature delle ali


Devo dire che l'ipotesi avanzata da Julodis mi preoccupa: se davvero nell'ambiente ci fossero spore, il giorno stesso in cui portassi a casa mia farfalle appena acquistate e aprissi le scatole dove sono messe ne comprometterei lo stato, avviando un degrado inevitabile? :o

E se invece delle sostanze normalmente usate per proteggere le collezioni da antreni e altre bestiole provassi ad usare un anticrittogamico? Comunque, prima di fare qualsiasi cosa, sarebbe meglio accertarsi che si tratti veramente di funghi!
A me è successa una cosa analoga ma in una situazione diversa. Tempo fa ho aperto un cassetto che non aprivo da parecchio tempo, in cui tenevo della biancheria, tra cui diverse magliette bianche e qualche camicia. Erano tutte più o meno ingiallite e con un odore di muffa percepibile. Qualcuna l'ho buttata, qualcuna l'ho salvata lavandola con la candeggina. Dopo un po' di tempo ho visto altre magliette e capi di biancheria in cotone subire la stessa sorte, ma in un altro cassetto, in un'altra stanza. In pratica, da una, il colore giallino si propagava a quelle vicine. Tempo dopo la stessa cosa ha cominciato a verificarsi pure nella casa di campagna, a circa 70 km da Roma. Evidentemente usando qualcuna delle prime, sebbene lavata, in cui erano rimaste almeno delle spore ancora vive, e riponendola in un altro cassetto, queste si erano diffuse anche agli altri ambienti e avevano cominciato a crescere anche su altri capi. Magari non si tratta della stessa specie di muffa, ma il meccanismo potrebbe essere simile.

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Maurizio Gigli
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