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Qualche domanda sulla vita delle formiche



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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 23/09/2010, 15:01 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
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Nome: Corrado Cancemi
Ciao a tutti, premesso che so veramente poco riguardo alle formiche, avrei due domande, sicuramente banali, da porvi: sapreste dirmi quando arriva il momento, nella vita di un formicaio, in cui i futuri re e regine alati sono pronti a volare via? E, soprattutto, perché quando piove, come sta accadendo da me in questi giorni, da tutti i formicai viene dato ordine di fare partire l'Aviazione?

Grazie anticipatamente e perdonate la mia ignoranza!


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 3:02 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Ciao a tutti, torno su questa discussione dopo molto tempo.. Posso sapere come mai nessuno ha risposto alla mia curiosità? Immagino che la mia fosse una domanda banale, ma avrei voluto saperlo :oops:


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 8:28 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Apollo11 ha scritto:
Ciao a tutti, premesso che so veramente poco riguardo alle formiche, avrei due domande, sicuramente banali, da porvi: sapreste dirmi quando arriva il momento, nella vita di un formicaio, in cui i futuri re e regine alati sono pronti a volare via? E, soprattutto, perché quando piove, come sta accadendo da me in questi giorni, da tutti i formicai viene dato ordine di fare partire l'Aviazione?

Grazie anticipatamente e perdonate la mia ignoranza!

Le formiche non sono proprio il mio campo, comunque, visto che nessuno ti risponde ....

Il momento in cui gli alati sono pronti ad effettuare il volo nuziale credo dipenda dal particolare ciclo vitale della singola specie. In molte specie, poi, gli alati aspettano le piogge e temporali di fine estate perchè evidentemente ne traggono qualche vantaggio. Ne elenco tre possibili, solo in base ad un semplice ragionamento:
1 - permettono di sincronizzare le sciamature dei vari formicai, in modo da aumentare le possibilità di incontro tra maschi e femmine fertili che non siano strettamente imparentati (altrimenti, visto che tutti gli individui di un formicaio sono parenti di primo grado, nel giro di pochissime generazioni avremmo un tasso di omozigosi altissimo e seri problemi per la sopravvivenza della specie).
2 - Dopo l'accoppiamento le nuove regine devono fondare un nuovo formicaio, e nelle specie che lo costruiscono nel terreno il fatto che questo sia umido a causa di piogge recenti lo rende più facile da scavare. Nel contempo, le temperature sono ancora sufficientemente alte.
3 - Gli alati mi sembrano in media meno protetti dalla disidratazione rispetto alle operaie, e sciamare per il volo nuziale quando l'umidità dell'aria è relativamente elevata potrebbe essere un vantaggio.

Ovviamente adesso rispoderà qualche esperto del gruppo e scopriremo che il vero (i veri) motivo è completamente diverso!

Mi viene in mente un altro possibile motivo:
4 - In questo modo le nuove regine possono più facilmente capire quali tratti di terreno si imbevono troppo d'acqua, o addirittura restano sommersi, in caso di pioggia, e possono evitare di fondare un formicaio che alla prima pioggia si verrà a trovare sotto una pozzanghera!

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Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 05/11/2010, 16:02 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Maurizio ti ringrazio per l'attenzione :) che dire, di sicuro le tue ipotesi sono molto plausibili.. Gli unici punti che non mi convincono personalmente sono l'1 e il 4, perché, anche se la natura non smette mai di stupirci, mi sembra strano che le formiche possano arrivare a considerazioni di questo tipo di complessità prima di un comportamento, ma potrei sbagliarmi..


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 16:14 
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Iscritto il: 22/12/2009, 13:31
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Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Apollo11 ha scritto:
Maurizio ti ringrazio per l'attenzione :) che dire, di sicuro le tue ipotesi sono molto plausibili.. Gli unici punti che non mi convincono personalmente sono l'1 e il 4, perché, anche se la natura non smette mai di stupirci, mi sembra strano che le formiche possano arrivare a considerazioni di questo tipo di complessità prima di un comportamento, ma potrei sbagliarmi..


Scusatemi se mi intrometto. Senza entrare nel merito di quanto dice Julodis, gli insetti , e gli animali più in generale, non è che considerino questo o quel comportamento o una certa condizione/situazione; è il loro istinto genetico, acquisito nel corso del processo evolutivo, che li spinge a "fare questa cosa o quest'altra cosa". Non ne hanno coscienza ma fanno la cosa giusta per lore loro esigenze(della specie). Spero di essere stato sufficientemente chiaro nella mia sinteticità. :hi:

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 19:41 
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Iscritto il: 11/11/2009, 16:30
Messaggi: 117
Nome: Corrado Cancemi
Hai detto benissimo, ho sbagliato io nell'esporre la mia considerazione, facendo credere con le mie parole che stessi parlando di capacità delle formiche di "fare ragionamenti e decidere comportamenti". Quello che volevo dire è che mi sembra strano che "l'istinto genetico" delle formiche arrivi a tanto..


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MessaggioInviato: 05/11/2010, 23:52 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
Messaggi: 4964
Nome: luigi lenzini
Secondo me, quello che chiamiamo istinto genetico si può spiegare semplicemente con la statistica. Supponiamo che vari individui o varie comunità attuino comportamenti diversi in base a quanto impongono loro le proprie caratteristiche genetiche. Quelli che fanno la cosa giusta, senza sapere che è giusta, avranno un successo riproduttivo maggiore e trasmetteranno ile loro caratteristiche ai discendenti, che continueranno, in linea di massima, a fare la cosa giusta. Quelli che fanno la cosa sbagliata avranno meno discendenti e, quindi, statisticamente, nelle generazioni future ci saranno sempre meno soggetti che fanno la cosa sbagliata.
Per quanto riguarda la stagionalità, mi risulta che ci siano sciamature quasi in ogni stagione a seconda della specie, e questo forse è un altro vantaggio per loro perché riduce la competizione nella fondazione del nuovo nido.
Ma potrebbe essere anche uno svantaggio se argomentiamo diversamente; quindi, mi fermo qui ....
:hi: luigi


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MessaggioInviato: 06/11/2010, 0:56 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
Messaggi: 31564
Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
Concordo in pieno con quanto detto da Luigi, che è poi quel che ha scritto anche Francesco, ma espresso in modo diverso.
Ovviamente non stiamo parlando di un ragionamento o di un pensiero cosciente che permetta di prevedere le conseguenze di un certo comportamento. Semplicemente, gli individui che mettono in atto un comportameno che gli conferisce un vantaggio avranno un maggiore successo riproduttivo, ed a lungo andare questo può (e si verifica in moltissimi casi) dar luogo anche a comportamenti estremamente complessi, certamente molto più di quelli ipotizzati. La selezione naturale non agisce solo sulla morfologia degli esseri viventi, ma anche sul loro comportamento. Negli insetti poi, in cui il comportamento è, con poche eccezioni, quasi completamente innato e geneticamente codificato, è ancora più evidente.

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Maurizio Gigli
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