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Carabus (Carabus) granulatus interstitialis Duftschmid, 1812 - Carabidae

9.I.2011 - ITALIA - Emilia-Romagna - BO, Sasso Marconi - Palazzo Rossi


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 13/01/2011, 9:39 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25
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Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
Forse i più affezionati visitatori di questo forum hanno ormai avvertito che ho una certa predilezione per gli insetti di una località nota come Palazzo Rossi :mrgreen:

Bene, finalmente dopo tanti anni e dopo lungo cercare, ho finalmente trovato il mio primo Carabus ! Sembra banale, ma onestamente mi sembrava incredibile che non ne riuscissi a trovare nessuno.
La scorsa domenica tra le altre cose, ho potuto fare una passeggiata con mio figlio (8 anni) per una caccia "all'acqua di rose" . il mio Riccardino, oltre ad aiutarmi raccogliendo con la sua bella paletta un po' di detriti, mi ha aiutato ad ispezionare un grosso ramo fradicio e marcescente che avevamo trovato lungo il fiume. Potete immaginare la mia gioia (ed il notevole stupore) nel trovare numerose cellette dove si "riposavano" alcuni splendidi carabi :hp: :hp:

Presumo che siano dei Carabus granulatus interstitialis , nulla di eccezioanle insomma, ma per me sono un successo enorme, anche perché dovevate vedere la gioia di mio figlio nel raccoglierli.....e nel vedermi così felice :lov1: .

Le dimensioni sono piuttosto variabili: dai 22 mm. del primo esemplare (femmina) ai soli 17 mm. dell'ultimo esemplare (maschio)

z Carabus A 17-22 mm.JPG


z Carabus B 17-22 mm.JPG


z Carabus C 17-22 mm.JPG


z Carabus D 17-22 mm.JPG


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Loris


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo Carabus
MessaggioInviato: 13/01/2011, 10:04 
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Iscritto il: 04/02/2009, 17:49
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Località: Cagliari
Nome: Daniele Sechi
Complimenti Loris e Riccardino! :birra:

Il mio Andrea dice appena le prime parole, tra cui "tetti"" (insetti :D )

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Daniele


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo Carabus
MessaggioInviato: 13/01/2011, 10:55 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:31
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Nome: maurizio pavesi
EVVAI :hp: :hp: :hp: !!! allora la specie non è così a rischio estinzione :hj:
... ovviamente parlo dell'E.I.D. :lol1: , non del carabo

il quale, altrettanto ovviamente, è proprio lui :ok:

sicché questo è il tuo primo :sh: carabo? significa che proprio a palazzo rossi non c'è il rossi(i) :mrgreen: ?

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo Carabus
MessaggioInviato: 13/01/2011, 11:08 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25
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Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
Eh già...a Palazzo Rossi, niente Archicarabus rossii :mrgreen:
Ma neanche Procrustes coriaceus o Megodontus violaceus picenus altre due bestiole che dovrebbero esserci secondo me. Solo il Cychrus italicus l'avevo già raccolto in trappola (ad aceto).

Chissà che non sia necessaria un'altra spedizione con il mio figliolo :?


Grazie per la conferma :hi:

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Loris


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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo Carabus
MessaggioInviato: 13/01/2011, 11:31 
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Nome: maurizio pavesi
bisognerebbe vedere l'ambiente... ma io il C. rossii l'ho trovato nel piacentino (tabiano di lugagnano val d'arda, torr. chero) su un ampio greto con copertura erbosa e sparsi arbusti di salice, su fondo sabbioso, quindi il tutto alquanto xerico... in attività in novembre e dicembre, sotto sassi anche malamente appoggiati (e spesso, durante la mattinata, con il dorso coperto di brina)

p.s. se sopra il torrente ci sono pendii argillosi scoperti, secondo me potrebbe esserci anche il C. italicus (comparsa primaverile precoce), e in zone a bosco anche rado (in particolare querceto) il C. glabratus (comparsa decisamente estiva, spesso insieme al C. picenus)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo Carabus
MessaggioInviato: 13/01/2011, 11:35 
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Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
Aggiungo anche che a non più di 10-15 km più su (verso l'Appennino), trovai lungo il greto dello stesso fiume, anche il Tomocarabus convexus (se si chiama ancora così).....quindi, sulla carta, dovrebbero essercene "assai" :mrgreen:

:hi:

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Loris


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MessaggioInviato: 13/01/2011, 12:05 
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Nome: Augusto Degiovanni
Ciao Loris,
se li trovo io nelle colline Imolesi non so perchè non riesci a trovarli tu li da te, forse non trappoli i posti giusti :? .
Ti dico che poco sopra Imola ad esempio parco Tozzoni, sui 3 Monti che sono quasi dentro Imola, a 100-150 mt di altezza, ho trovato sia C. coriaceus, C. picenus. C. rossi, ma non ho trovato il C. granulatus, ma pensa te :shock: da non credere :shock: .
Per quel che dice Maurizio (Gomphus), il C. italicus lo trovi dalle mie parti molto più in alto parlo dai 400-500 mt di altezza, mentre per il C. glabratus ancora più in alto, e spostato verso il Bolognese.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il mio primo Carabus
MessaggioInviato: 13/01/2011, 12:07 
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Località: Napoli
Nome: Francesco Izzillo
Per Loris: NESSUNO si era accorto della tua "attenzione" per Palazzo Rossi!

Per Loris e Daniele: Se ho ben capito, tra qualche hanno altri "matti di entomologi" arricchiranno le nostre fila!

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Francesco Izzillo


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MessaggioInviato: 13/01/2011, 12:17 
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Nome: maurizio pavesi
Notoxus59 ha scritto:
Ciao Loris,
... Per quel che dice Maurizio (Gomphus), il C. italicus lo trovi dalle mie parti molto più in alto parlo dai 400-500 mt di altezza, mentre per il C. glabratus ancora più in alto, e spostato verso il Bolognese.

ciao loris

posso confermare che nella valle del torr. chero ho trovato sia l'italicus che il glabratus (insieme al germari fiorii, lì il picenus non c'è :( ) a circa 250 mt, forse è questione di ambienti (spesso via via meglio conservati man mano che si sale di quota)

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MessaggioInviato: 13/01/2011, 12:32 
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Nome: Loris Colacurcio
Probabilmente mi sono spiegato male :oops: escludendo l'italicus, che in effetti non ho mai trovato, tutte le altre specie le ho già incontrate in diverse occasioni sia a vista che trappolando.
Il problema (tutto mio) è cho non sono ancora riuscito ad osservarle qui a Palazzo Rossi....che almeno all'apparenza presenta le condizioni giuste per buona parte di loro.

:hi:

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Loris


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MessaggioInviato: 13/01/2011, 12:41 
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Località: Bubano di Mordano (Bologna)
Nome: Augusto Degiovanni
Le segnalazioni di C. glabratus di Sangiorgi 1 esemplare del P.sso Futa e 1 per dint. di Imola ??? quest'ultimo alquanto vago come località, :roll:, che personalmente ho ricercato per diverso tempo in lungo e in largo e nei luoghi più disparati, ma senza avere fortuna di trovarlo.
Per quanto riguarda il C. italicus, il luogo più vicino a Imola rimane il Sasso di San Zanobi (BO) 700m (quindi molto vicino a Palazzo Rossi), li si catturano, ma rari.

Vedo ora la tua risposta, OK, ma i trappolaggi a Palazzo Rossi dove li hai fatti tutti in bosco, al limitare, in pieno prato ???

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CIAO :hi: Augusto Degiovanni

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MessaggioInviato: 13/01/2011, 13:23 
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:25
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Località: Zola Predosa (BO)
Nome: Loris Colacurcio
I miei trappolaggi li ho fatti in effetti solo nella "parte secca", ai magini di un vasto prato e al limitare di un boschetto misto.
Quest'anno devo tentare anche la zona più umida, semipaludosa....

:hi:

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Loris


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MessaggioInviato: 13/01/2011, 16:05 
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Località: Casinalbo (MO)
Nome: Riccardo Poloni
Non me ne vogliano gli specialisti, ma preciso alcune cose, essendo abbastanza pratico se non proprio del Bolognese almeno del Modenese, dove ho, fortunatamente, anche l'esperienza di alcuni carabari. L'italicus si trova dalle prime colline (raro), raggiunge la punta sui 500-600 mentri e si trova fino ai 700 (raro). Ai lati dei boschetti di querciola dalla primavera fino ad agosto.
Il coriaceus un po' dappertutto da giugno fino ad ottobre, preferibilmente lungo boschetti o macchie.
Il granulatus intertitialis non sale molto in quota, mi pare di ricordare non oltre i 500 metri. Molto spesso cacciando d'inverno nei tronchi marci vicino ai fiumi.
Il rossii in posti generalmente xerici, sia ai bordi di macchie miste sia nei prati, da quello che mi ricordo specie autunnale e anche invernale (fino a quando non va sotto zero di qualche grado).
Il violaceus picenus nell'appennino in alcuni posti, ma non dppertutto, su questo non sono molto informato.
Il germari fiorii in pianura soprattutto e in estate, diciamo da giugno fino a ottobre.

Salutami Riccardino (ha proprio un bel nome) :mrgreen: :mrgreen: :gh: :gh:

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Riccardo Poloni
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MessaggioInviato: 13/01/2011, 18:25 
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Nome: Maurizio Gigli
A questo punto dico pure la mia.
Io li prendo soprattutto nel Lazio/Abruzzo, ma le condizioni di alcune di queste zone non credo siano molto diverse da quelle di Palazzo Rossi e dintorni. Ovviamente non ci sono alcune delle specie nordiche.

L'italicus qui è una bestia rarissima, che ho trovato solo in una località (querceta non lontano da Nettuno), con terreno semipaludoso, cercandoli di notte illuminando con la lampada i tronchi su cui si arrampicavano in cerca di preda.

Il coriaceus si trova un po' ovunque dal mare a quote medio-basse, in genere in ambienti prativi. Nelle giornate fresche ed umide si trova spesso anche di giorno, di frequente mentre attraversa le strade.

Il granulatus interstitialis è prevalentemente nella fascia costiera di pianura e lungo il corso del Tevere e affluenti. L'ho trovato anche a Nord di Rieti, a quote medie, ma sempre lungo corsi d'acqua. E' più facile trovarlo d'inverno anche in gran numero nei tronchi marci dove sverna.

Il rossii è generalmente presente ovunque, penso pure nei parchi cittadini. Preferisce ambienti misti, con zone prative e siepi o boschetti

Il violaceus picenus è diffuso più o meno come il rossii, e come questo va dal mare fino a circa 2000 m di quota.
Il convexus è tipico di ambienti boschivi, in particolare di boschi abbastanza freschi su terreno siliceo, come le castagnete, ma si trova anche in altri tipi di boschi. Spesso gira anche di giorno

L'alysidotus si trova più o meno come il granulatus, vicino a corsi d'acqua, stagni, ecc. L'ho trovato in trappola, raramente sotto pietre (sul bordo di un laghetto) e scavando nel terreno argilloso sui bordi dei fossi d'inverno. Da me è localizzato in poche zone prevalentemente lungo il litorale e nella campagna romana (dove si trova rifugiato lungo i fossetti con un po' di vegetazione ripariale).

Il clathratus si trovava più o meno allo stesso modo ma è probabilmente estinto nel Lazio.

Il lefebvrei bayardi non so se arriva in Emilia Romagna o se lì c'è già l'intricatus, ma è tipicamente silvicolo. Qui si trova dai boschi costieri (era comune sotto corteccia di vecchi pini morti in inverno a Ostia) fino ai boschi montani sui 1000 m.

Se non ne ho dimenticato qualcuno, sono tutti quelli che si trovano (o trovavano) da me. Certo, non è come sulle Alpi!

A parte il clathratus, che non so, e l'italicus, che non mi ci è mai andato, tutti gli altri si prendono regolarmente in trappola con aceto.

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Maurizio Gigli
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Nome: Giovanni Altadonna
Complimenti a Loris (e a Riccardino :D :lol1: )per il fantastico ritrovamento ;)

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Giovanni Altadonna


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