Forum Entomologi Italiani

Per Mikiphasmide, a gentile richiesta. Ex larva abete Douglas canadese

Davvero spettacolare! Assomiglia molto alle nostre Buprestis... Mai, mentre leggevo quel libro, avrei pensato di poter vedere quell'insetto e invece... chissà che emozione trovarlo sulla propria finestra!

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Michele

Sì in effetti è stata una sorpresa bellissima.

su faunaeur B. aurulenta Fabricius, 1787 viene messa in sinonimia con Anthaxia (Anthaxia) deaurata deaurata (Gmelin 1790) e B. aurulenta Rossi, 1790 con Eurythyrea austriaca (Linnaeus 1767) ...cosa cavolo significa?...qual'è il nome valido?
grazie a chi mi illumina.

Ciao Vinicio,

non trovi la combinazione giusta perché la magnifica bestiola è del "nuovo mondo" e quindi assente su faunaeur

Se in rete ho trovato la dicitura corretta, si tratta di Buprestis aurulenta Linnaeus, 1767

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Andrea

ciao Andrea e grazie, mi ha tratto in inganno la scritta "15.III.1993 - ITALIA - Piemonte - TO, Carmagnola".
però non si spiega come mai, digitando Buprestis aurulenta nella pagina preposta alle ricerche, si ottenga questa schermata:



secondo me c'è qualcosa che non quadra infatti, se eseguo la ricerca su una qualsiasi bestia non europea, non mi da alcun risultato.

In realtà il nome deaurata (i nostalgici direbbero .... purtroppo!!!) è caduta in sinonimia con senicula, ma quelli di faunaeur non ne hanno la minima idea, tanto per non smentirsi mai......

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Maurizio Bollino

Vinicio,
Buprestis aurulenta Linnaeus, 1767 NON è Buprestis aurulenta Fabricius, 1787. Il primo è un Buprestis nord-americano, il secondo è sinonimo di una Anthaxia paleartica.

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Maurizio Bollino

...ho capito.
resta il fatto che ci sia un bel casino...due bestie diverse descritte con lo stesso nome da due autori diversi.

In realtà sono tre bestie diverse descritte con lo stesso nome!

Buprestis aurulenta Linnaeus, 1767
Buprestis aurulenta Fabricius, 1787
Buprestis aurulenta Rossi, 1790

La prima è la specie trovata da Gianfranco a Carmagnola, ovviamente importata col legname, visto che vive in Nord America (dove è piuttosto comune, a differenza del nostro Buprestis splendens, tanto simile come aspetto, ma molto più raro).

La seconda è l'attuale Anthaxia senicula.

La terza è l'Euryhtyrea austriaca.

Il problema nacque dal fatto che all'inizio tutti i Buprestidae erano nel genere Buprestis, poi diviso in vari generi, ma a partire, se non sbaglio, dal 1801 (Trachys), e via via tutti gli altri, soprattutto dal 1829 in poi. Queste tre specie sono state descritte tutte prima del 1800, quindi tutte come Buprestis, e le ultime due a soli tre anni di distanza, e d'Europa, mentre la prima su esemplari americani, ovviamente. Di conseguenza è comprensibile che i due ultimi autori (Fabricius e Rossi) non fossero a conoscenza dell'altra (o altre) descrizioni. Ed ovviamente questi due nomi sono considerati omonimi di Buprestis aurulenta Linnaeus 1767.
Nel caso di Buprestis aurulenta Fabricius, 1787, è stato quindi ritenuto valido il secondo nome disponibile, ovvero Buprestis deaurata Gmelin, 1790, poi diventata Anthaxia deaurata (Gmelin, 1790) con l'istituzione del genere Anthaxia Eschscholtz, 1829. Recentemente poi, Kuban nel suo catalogo ha dato la priorità a Anthaxia senicula (Schrank, 1789), descritta effettivamente un anno prima, anche se mai considerata in precedenza. Infatti Kuban scrive:
"Anthaxia (Anthaxia) senicula senicula (Schrank, 1789) and Buprestis deaurata Gmelin, 1790 are synonyms. Nevertheless, the latter, junior name was almost exclusively used as valid during the last 60 years."

Nel caso di Buprestis aurulenta Rossi, 1790, era semplicemente un sinonimo juniore di Buprestis austriaca Linnaeus, 1767, poi diventato Eurythyrea austriaca (Linnaeus, 1767) nel 1833, in seguito all'introduzione del nuovo genere.

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Maurizio Gigli
http://utenti.romascuola.net/bups
http://bup.xoom.it/

grazie, spiegazione esauriente.