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Guido Sabatinelli
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Inviato: 10/07/2014, 15:24 |
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Iscritto il: 28/08/2009, 13:45 Messaggi: 1946 Località: Ginevra, Svizzera
Nome: Guido Sabatinelli
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dunque compro uno di ogni pezzo. poi mi insegni come assemblarli. Ma mi scuso con Piero e Daniele, forse dobbiamo spostare questo pezzo di discussione, Maurizio lo puoi fare ?
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Julodis
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Inviato: 10/07/2014, 17:23 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Si, ma non voglio impazzire, perchè i messaggi sono alternati agli altri. Meglio continuare via MP.
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Tenebrio
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Inviato: 10/07/2014, 23:45 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Purtroppo le trappole sistemate nelle zone desertiche della valle del Draa non sono state molto fruttuose e una buona parte sono state completamente sepolte dalla sabbia spostata dal forte vento dei giorni precedenti peccato perché, a giudicare dalle impronte, qualche ora prima le bestie giravano proprio sopra le trappole insabbiate. Ci spostiamo verso la valle del fiume Dades tra paesaggi e colori contrastanti Troviamo anche un alloggio con caratteristiche adeguate a personaggi del nostro rango In questo tipo di ambiente (altopiano semidesertico, con vegetazione estremamente rada e pochi sassi) è veramente difficile riempire i boccetti ma, come disse il grande John Blutarsky, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare
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eurinomio
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Inviato: 11/07/2014, 1:04 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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Tenebrio ha scritto: ...in questo tipo di ambiente (altopiano semidesertico, con vegetazione estremamente rada e pochi sassi) è veramente difficile riempire i boccetti ma, come disse il grande John Blutarsky, quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare e.....??? 
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Tenebrio
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Inviato: 11/07/2014, 13:24 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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In questo tipo di ambiente il segreto è adattarsi alle esigenze dell'entomofauna che si vuole raccogliere: bisogna uscire di notte! In effetti girando con le lampade frontali, oltre a qualche scarabeoideo ( Phyllognathus, Trox), abbiamo raccolto un gran numero di Tenebrionidi, comprese alcune specie di grande interesse e ancora in parte da studiare (devo ancora metterci mano): Blaps (3 sp.), Pimelia (2 sp.), Trachyderma, Adelostoma, Pachychila, Oterophloeus, Mesostena, Hiontisoma, Akis (2 sp.), Scaurus, Morica, ecc.). Gli esemplari, introvabili di giorno, nottetempo venivano fuori dalle tane dei roditori scavate nel terreno Scaurus sp. (cf. aegyptiacus) Akis reflexa ssp. Pimelia gibba ssp. Blaps sp. Trachyderma hispidum e Akis reflexa ssp. Buthus sp. Grosso solifugo ( Galeodes sp.?) Mancherò per qualche giorno, quindi riprenderò il reportage a metà della prossima settimana  Ciao Piero
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Julodis
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Inviato: 11/07/2014, 21:54 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Molto bella quest'ultima serie di foto! Mi fa rimpiangere i miei viaggi di anni fa.
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Tenebrio
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Inviato: 19/07/2014, 23:45 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Il giorno dopo ci siamo spostati nel Tafilalt, alla grande duna rossa dell’Erg Chebbi. Purtroppo la notte non è stata molto favorevole (vento molto forte) e c’erano pochi esemplari in giro; abbiamo preso un po’ di Tenebrionidi (in particolare una bella serie del raro e ultra-specializzato Ammogiton jolyi), Psammodiini (ancora da studiare) e altri Scarabeoidei ( Podalgus cuniculus reichei, Pseudadoretus koechlini) Questo piccolo rettile abbiamo dovuto allontanarlo perché ci faceva concorrenza con i pochi insetti che arrivavano al telo Questo solifugo invece è finito sotto alcool Mesostena angustataUn bellissimo scorpione deserticolo: Buthacus sp.La mattina dopo, quando stavamo per ripartire, Daniele ha un bel colpo di fortuna proprio nel cortile dell’albergo Si tratta del Dynastidae Musurgus stridens, senz’altro uno dei reperti più notevoli di tutto il viaggio; ne avevo raccolto un altro esemplare nel 1995 (lo avevo già presentato qui) e non ho notizia di altri nelle collezioni italiane. Si riparte in direzione delle zone desertiche di Errachidia e Boudnib, raccogliendo lungo la strada in più tappe. Pochi floricoli, tra cui alcune Oxythyraea pantherinaProprio insieme alle Oxythyraea facciamo un altro botto: Thyreogonia costata, raro cetoniino deserticolo, per me del tutto nuovo (niente foto in natura: quando ti capitano queste cose la priorità è di metterla al sicuro nel boccetto)
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Tenebrio
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Inviato: 21/07/2014, 18:34 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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Nella stessa splendida giornata che ci ha fruttato il Musurgus stridens e la Thyreogonia costata riusciamo a portare a termine una piccola missione speleologica che sognavo da molti anni e che avevo cercato di programmare al meglio prima di partire: grotta di Kef Aziza presso il minuscolo villaggio di Tazouguerte (provincia di Errachidia, non lontano da Boudnib) Dopo una bella sudata (sono le tre del pomeriggio e c’è un caldo rabbioso) raggiungiamo l’ingresso della grotta Nella grotta la temperatura è decisamente più mite rispetto al caldo torrido che c’è fuori, anche se continuiamo a sudare per l’umidità e per la frenetica attività di girare tutte le pietre  Eccola finalmente: Akis penoti Antoine, 1957 Questa Akis fu descritta come sottospecie di Akis susica (della costa atlantica del sud del Marocco) e talora confusa con Akis heydeni (dell’Alto Atlante); secondo me (ma devo ancora studiarla in dettaglio) è probabilmente una specie valida ben caratterizzata. Si conosce solo ed esclusivamente di questa grotta, dove probabilmente è rimasta confinata dai cambiamenti climatici e ambientali verificatisi nella regione. Questi sono i primi esemplari che vedo (e anche i primi di cui ho notizia dopo la descrizione basata su due individui). La specie è presente sia nel tratto iniziale della grotta (dove ancora la luce penetra parzialmente), sia più in profondità dove l’oscurità è totale
Troviamo anche alcuni esemplari dell’altro stupefacente endemismo di questa grotta: Scaurus tingitanus gimeli (del quale vi avevo già presentato qui il solo esemplare allora presente nella mia collezione)
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eurinomio
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Inviato: 22/07/2014, 1:32 |
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25 Messaggi: 5907 Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
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complimenti per i ritrovamenti...bravi!! 
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Tenebrio
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Inviato: 22/07/2014, 22:47 |
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Iscritto il: 05/02/2009, 17:47 Messaggi: 7252 Località: Cagliari
Nome: Piero Leo
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La notte siamo nel deserto a est di Boudnib. La zona è realmente deserta visto che la strada porta alla frontiera con l’Algeria, frontiera che è chiusa da vent’anni e che presumo continuerà a lungo a essere invalicabile. Per trovare qualcosa di verde da mangiare i tenebrionidi deserticoli (in questo caso Pimelia subquadrata valdani) si arrampicano sugli arbusti Questo topolino (genere Gerbillus?) sembrava del tutto indifferente alla nostra presenza e alla luce delle nostre lampade frontali Al telo sono arrivate interessanti specie di scarabeoidei tra cui alcune Schizonycha cf. kocheriQuesto piccolo rutelino è un Pseudadoretus koechlini (credo sia la prima immagine sul web) Altri scarabeoidei arrivati al telo: psammodiini (nunerosi), qualche aphodiino, Pentodon, Podalgus, alcune Glaresis (che richiederanno uno studio approfondito), un Ochodaeus ( gigas?); a un certo punto sono piovuti Heterocerus a migliaia e non si capiva più niente. Del tutto inaspettati sono arrivati anche i Brentidi (una coppia) Un bel Empuside
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Anillus
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Inviato: 22/07/2014, 23:41 |
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Iscritto il: 18/02/2009, 0:24 Messaggi: 3904 Località: Asciano (Siena)
Nome: Andrea Petrioli
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Che bel viaggio ci stai facendo fare Se provo ad immaginare la sensazione della lampadata nel deserto: il silenzio, l’oscurità, una località sperduta, l’essere da soli.... Le bestiole (a volte inaspettate) che giungono sul telo.... Che emozione deve essere stata. Grazie 
_________________ ______ Andrea
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Lucanus tetraodon
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Inviato: 22/07/2014, 23:49 |
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Iscritto il: 30/12/2010, 11:51 Messaggi: 4533 Località: Messina
Nome: Giovanni Altadonna
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Bellissimo Piero, grazie per queste stupende immagini, molto evocative. Anillus ha scritto: Se provo ad immaginare la sensazione della lampadata nel deserto: il silenzio, l’oscurità, una località sperduta, l’essere da soli.... Già... nessuno che ti rompe le scatole... 
_________________ "L' uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere" Sir Robert Baden Powell
Giovanni Altadonna
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Julodis
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Inviato: 23/07/2014, 6:55 |
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20 Messaggi: 31564 Località: Roma
Nome: Maurizio Gigli
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Lucanus tetraodon ha scritto: Già... nessuno che ti rompe le scatole...  Non esserne troppo sicuro. In Marocco ti sbuca fuori gente nei posti e nei momenti in cui sembra non esserci nessuno nel raggio di km. Ma almeno non arriveranno mucche, cavalli e cinghiali, che sembrano invece essere molto incuriositi dalle mie luci. Guardando queste foto, quanto mi pento di non essermi mai portato appresso un impianto per la caccia al lume quando giravo il Nord Africa! Ma allora erano altri tempi, e le attrezzature erano molto più ingombranti.
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Andrea C
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Inviato: 23/07/2014, 9:21 |
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Iscritto il: 21/01/2010, 18:49 Messaggi: 348
Nome: Andrea Corso
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il piccolo gechetto dovrebbe essere Stenodactylus petrii , seppure, non vedendo le narici e la placca frontale del musetto non posso escludere una femmina giovane di Stenodactylus mauritanicus (ma giusto per zelo...)
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Enoplium
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Inviato: 23/07/2014, 10:30 |
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Iscritto il: 18/06/2009, 16:54 Messaggi: 1093 Località: Casalecchio di Reno (BO)
Nome: Iuri Zappi
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Complimenti! Bellissimo reportage! 
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