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Carabus (Macrothorax) morbillosus constantinus Lapouge, 1899 - Carabidae

VI.2011 - ITALIA - Sardegna - CA, S. Margherita di Pula


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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 15/06/2011, 12:37 
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Iscritto il: 05/02/2010, 19:48
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Nome: andrea bramanti
caught all the pieces of life ...
come va tradotto?? Ok ho assistito/letto la disamina nomenclaturiale, ma è emblematico l'inizio. A quale scopo raccogliere tutti quegli esemplari in una botta sola nello stesso luogo? E' cattura indiscriminata incontrollata con trappole? Ma la conoscenza tassonomica così approfondità ha utilità nella conservazione della specie?
Non conosco la specie, frequenza ecc., ma comunque volevo inserire un discorso sul tema di "etica professionale". Limitiamo le catture allo stretto indispensabile, qualche esemplare per noi e magari per amici. Ma forse è solo un discorso retorico e non è anzi gradito... carabaridacci!!
(chiedo scusa per il grossetto)


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 14:11 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
andrea bramanti ha scritto:
caught all the pieces of life ...è emblematico l'inizio. A quale scopo raccogliere tutti quegli esemplari in una botta sola nello stesso luogo? E' cattura indiscriminata incontrollata con trappole? Ma la conoscenza tassonomica così approfondità ha utilità nella conservazione della specie?.


è il solito discorso trito e ritrito, più volte affrontato; il fatto che non conosci la specie ti può far pensare che la cattura di 40 esemplari nella stessa località possa provocare danni alla popolazione locale...non è così in quanto trattasi di specie abbastanza comune.

andrea bramanti ha scritto:
...ma comunque volevo inserire un discorso sul tema di "etica professionale". Limitiamo le catture allo stretto indispensabile, qualche esemplare per noi e magari per amici.


se desideri che l'argomento venga ulteriormente approfondito puoi benissimo aprire un'altra discussione; qui siamo decisamente OT.
per quanto riguarda il "qualche esemplare per noi" credo ne servano non meno di una ventina per valutare la variabilità dei caratteri in una popolazione (se non ricordo male, qualcuno ha scritto che comincia a sentirsi coperto su una determinata specie quando ne ha almeno un centinaio)...gli altri per gli amici (circa altri 20), il conto mi sembra corretto e pure la quantità raccolta.

:birra:


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 16:00 
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Iscritto il: 05/02/2010, 19:48
Messaggi: 349
Nome: andrea bramanti
No,no, dato il tono della precedente discussione non voglio ulteriormente appesantire... anche se trita era solo un'opinione... mi chiedevo se questo approfondimento tassonomico, forma, natio, binatio.. è un'accanimento per questo gruppo ... ma anche questo argomento è trito e quindi mi autocensuro. :hi:


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 18:22 
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Iscritto il: 30/12/2009, 22:20
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Nome: Maurizio Gigli
andrea bramanti ha scritto:
No,no, dato il tono della precedente discussione non voglio ulteriormente appesantire... anche se trita era solo un'opinione... mi chiedevo se questo approfondimento tassonomico, forma, natio, binatio.. è un'accanimento per questo gruppo ... ma anche questo argomento è trito e quindi mi autocensuro. :hi:

In effetti, tolti i Carabus e qualche genere vicino, tra gli altri Coleotteri questo tipo di fenomeno non si verifica, o al massimo è marginale. Fanno forse eccezione alcuni Scarabaeoidea. Per i Buprestidi, ad esempio, tutto ciò che è sotto la sottospecie non viene tenuto in alcun conto, anche se pure noi osserviamo le variazioni, soprattutto cromatiche, che sono molto comuni in alcuni generi, anzi quasi in tutti (ma non per questo ci mettiamo a dare un nome ad ogni popolazione o individuo differente). Fosse per me, cercherei di fare a meno anche delle sottospecie, ma in certi gruppi sono ancora necessarie.

Comunque, come ha giustamente detto Vinicio, tutto questo potrebbe essere spostato in una discussione separata (se mi autorizzate lo faccio io).

_________________
Maurizio Gigli
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MessaggioInviato: 15/06/2011, 19:20 
 

Iscritto il: 28/11/2010, 22:47
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Nome: Michal B.
B.Lassalle and natio
http://www.carabus.eu/carabus_images/di ... arabus.pdf


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 19:35 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
Julodis ha scritto:
Comunque, come ha giustamente detto Vinicio, tutto questo potrebbe essere spostato in una discussione separata (se mi autorizzate lo faccio io).


per me se lo facessi, andrebbe benissimo, grazie :ok: :ok:

karia ha scritto:


ti rispondo in italiano perchè non ho voglia di usare un traduttore online.
mi ripeto, ognuno nella sua collezione tiene classificate le bestiole come meglio crede (io, come ho già più volte scritto, mantengo tutte le forme, natio, aberrazioni, forme individuali, etc...)...qui dobbiamo attenerci alle direttive dell'amministrazione.
il capo ha scritto:
Velvet Ant ha scritto:
...Ricordo infine che la nomenclatura adottata sul forum per i titoli dei post è quella binomiale (e trinomiale, in caso di sottospecie).
Grazie a tutti :birra:


a questo punto spero che il discorso sia definitivamente chiuso.

grazie :birra:


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 19:42 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
andrea bramanti ha scritto:
...mi chiedevo se questo approfondimento tassonomico, forma, natio, binatio.. è un'accanimento per questo gruppo...


no, no, per i Carabus è così...hanno imparato anche i cinesi, che si inventano nuove sottospecie di Coptolabrus (ovviamente tutte uguali fra loro) battezzandole col nome del monte su cui vivono e ricavando buoni profitti, vendendole a noi occidentali. :to: :to:


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 20:25 
 

Iscritto il: 28/11/2010, 22:47
Messaggi: 75
Nome: Michal B.
eurinomio wrote:
io, come ho già più volte scritto, mantengo tutte le forme, natio, aberrazioni, forme individuali, etc...)..

very many entomologists also prefer this method. :birra:


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 20:35 
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Iscritto il: 19/09/2009, 22:25
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Località: Brescia
Nome: Vinicio Salami
karia ha scritto:
...very many entomologists also prefer this method. :birra:


:birra: :birra: :birra:


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 22:05 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:13
Messaggi: 1518
Località: Palermo
Nome: Calogero Muscarella
gomphus ha scritto:
premesso che, come qualcuno di voi avrà visto su questo e sull'altro forum ;) , io resto convinto che il C. morbillosus in sardegna sia introdotto, verosimilmente dai fenici, e acclimatato

le popolazioni sarde sono attualmente tutte attribuite alla ssp. constantinus (in passato erroneamente posta in sinonimia di morbillosus s.str.)... la quale è descritta di costantina, in algeria, il che non smentisce certo l'dea di un'origine alloctona delle popolazioni sarde

resta da verificare, anche con analisi di distanza genetica, se alcune popolazioni sarde (sardegna meridionale?) non siano effettivamente da attribuire a morbillosus morbillosus, presente in tunisia (e a lampedusa), il che se confermato, farebbe pensare a più :o introduzioni successive da differenti provenienze


mi ero smarrito nel vortice nomenclaturale barcamenandomi fra il mio inglese scolastico e il surrealismo dei traduttori online perdendomi gli sviluppi più stimolanti della discussione:
se non ho capito male cari Maurizio e Vinicio in Sardegna è presente il Carabus (Macrothorax) morbillosus constantinus specie diffusa oltre che in Sardegna anche in Algeria. Ma le forme sarde sono simili a quelle nord africane o presentano comunque delle differenze morfologiche (dai Fenici, 2.300 anni fa circa, ad ora non credo si siano accumulate differenze evidenti)?
E la forma o natio che dir si voglia arborensis è chiaramente distinguibile dalla costantinus?
Certo che un confronto genetico può essere risolutivo ma nel fratteempo chiedo a voi che ne avete una certa schiera in collezione un'opinione basata solo sul binoculare....

_________________
stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 22:41 
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Iscritto il: 09/11/2010, 19:52
Messaggi: 4518
Località: Brescia
Nome: Luca Bodei
A questo punto io non so più a chi dar retta,sono in confusione totale.... :hi:

_________________
Tc70


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MessaggioInviato: 15/06/2011, 23:01 
 

Iscritto il: 28/11/2010, 22:47
Messaggi: 75
Nome: Michal B.
Maybe this will help .....


Macrothorax.pdf [482.23 KiB]
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MessaggioInviato: 15/06/2011, 23:35 
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Iscritto il: 18/01/2011, 9:45
Messaggi: 359
Località: France (Limousin - Haute Vienne)
Nome: Stéphane Vassel
I am a French entomologist, interested in Carabus genus...

To my mind, the validity of the names of natio and individual forms aren't very important. It is just easier to say "Carabus auronitens auronitens letacqui" than "Carabus auronitens auronitens with black elytras, small spots red or green and metallics, red metallic pronotum , ...". But I don't see any problem to call the letacqui form "tintinus form" or "xyz form"...

I am interested in seeing the different variations of a same species, in the different populations, that's all.

The problem of natios and individual forms is that some "entomologists" are used to make numerous descriptions, with there name after an insect's name, just for glory, and that's all...

Regards,

Stéphane


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MessaggioInviato: 16/06/2011, 0:10 
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Iscritto il: 28/05/2009, 16:38
Messaggi: 4951
Nome: luigi lenzini
Una curiosità: qual'è lo scopo di catturarne così tanti?
:hi: luigi


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MessaggioInviato: 16/06/2011, 1:21 
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Iscritto il: 02/02/2009, 23:32
Messaggi: 5642
Località: da Ferrara ad Alghero
Nome: Roberto A. Pantaleoni
Tc70 ha scritto:
A questo punto io non so più a chi dar retta,sono in confusione totale.... :hi:

Dà retta al Codice di nomenclatura zoologica !
Ha ragione Stéphane, visto che il rango infrasubspecifico non ha alcun valore tassonomico, questi nomi servono solo per capirsi, anche se io non so ben dire su cosa (capirsi) !!!

Roberto :to:

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verum stabile cetera fumus


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